Keywords: pompeii pompei ephebe naples archaeological museum archaeologicalmuseum amedeo maiuri amedeomaiuri outdoor La foto, scattata a maggio 1925, mostra la scoperta a Pompei della statua in bronzo di un "Efebo" da parte di Amedeo Maiuri, da appena un anno direttore degli scavi. È lui stesso che racconta la vicenda nel libro "Vita d'Archeologo". Si stava scavando la casa di Publio Cornelio Tegete, forse di antica origine etrusca, certamente arricchitosi con la fabbricazione e il commercio di stuoie e pagliarelle. La statua, originariamente collocata su una base circolare nel giardino per illuminare, con un candelabro a più bracci che aveva in mano, le cene del padrone, era stata rimossa e collocata nell'atrio. Inoltre era stata coperta da un pesante drappo, di cui restano tracce della trama ossidata sulla superficie della scultura. Che i proprietari, prima di fuggire per l'eruzione, abbiano voluta proteggerla? La straordinaria bellezza dell'Efebo fece addirittura ipotizzare una datazione al V sec. a. C., mentre oggi si propende a ritenerlo opera di età augustea, eseguita tra il 20 e il 10 a. C. Restaurato di recente a spese del "Villa Council del J. Paul Getty Museum" di Malibu (California), è da poco ricomparso nelle sale del Museo Archeologico di Napoli. La foto, scattata a maggio 1925, mostra la scoperta a Pompei della statua in bronzo di un "Efebo" da parte di Amedeo Maiuri, da appena un anno direttore degli scavi. È lui stesso che racconta la vicenda nel libro "Vita d'Archeologo". Si stava scavando la casa di Publio Cornelio Tegete, forse di antica origine etrusca, certamente arricchitosi con la fabbricazione e il commercio di stuoie e pagliarelle. La statua, originariamente collocata su una base circolare nel giardino per illuminare, con un candelabro a più bracci che aveva in mano, le cene del padrone, era stata rimossa e collocata nell'atrio. Inoltre era stata coperta da un pesante drappo, di cui restano tracce della trama ossidata sulla superficie della scultura. Che i proprietari, prima di fuggire per l'eruzione, abbiano voluta proteggerla? La straordinaria bellezza dell'Efebo fece addirittura ipotizzare una datazione al V sec. a. C., mentre oggi si propende a ritenerlo opera di età augustea, eseguita tra il 20 e il 10 a. C. Restaurato di recente a spese del "Villa Council del J. Paul Getty Museum" di Malibu (California), è da poco ricomparso nelle sale del Museo Archeologico di Napoli. |