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| View Original: | House_of_Giacomo_Leopardi_in_Naples,_Via_San_Mattia_n°_88,_2nd_floor,_between_November_10,_1833_to_December_1833.jpg (3864x5152) | |||
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| Keywords: giacomo leopardi giacomoleopardi naples italy building architecture outdoor Casa di Giacomo Leopardi a Napoli, Via San Mattia n° 88, secondo piano La casa – riferisce l’amico Antonio Ranieri – è costituita da “tre stanze mobigliate e uno stanzino” al secondo piano e affaccia sulla “Loggia di Berio [oggi edificio ENEL], ad un oriente ed un mezzodì saluberrimi, a pochissimi passi da Toledo, a pochi dal palazzo Reale”. Leopardi ricorda però con disappunto in una lettera: “…il primo mese dopo arrivato pagai 15 ducati, e il secondo 22”. Notizie confermate da una quietanza custodita nella biblioteca Nazionale di Napoli: “Ho ricevuto dal Sig.r Antonio Ranieri la somma di ducati ventidue per un mese di fitto di tre stanze mobigliate e uno stanzino del mio quartiere sito Via S. Mattia N° 88 – 2° piano. Detto mese è cominciato dalla mattina di domenica 10 del corrente mese. Napoli 17 novembre 1833. Rosa Lang”. Il poeta manifesta comunque impressioni positive: “…la dolcezza del clima, la bellezza della città e l’indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli”. Presto altre contrarietà! Si ostina a credere che la padrona di casa abbia tentato nottetempo di impossessarsi di una sua cassetta, contenente solo pettini e forbici per la pulizia personale. Ranieri assicura essersi trattato solo di una “strana allucinazione” ancor più incredibile per l’onestà e l’agiatezza della donna. Questa, piuttosto, ha motivo di preoccuparsi! Al sopraggiungere dell’autunno si manifestano infatti gli inequivocabili sintomi della tisi che affliggono Leopardi. Il timore di un contagio induce allora la proprietaria a lamentarsi con Ranieri per averle introdotto in casa un malato, invitando entrambi a cambiare alloggio. Riceve la promessa che l’avrebbe rassicurata direttamente il celebre dottor Nicola Mannella, noto per rettitudine e scrupolosità esemplari. Questi, che aveva già visitato il poeta senza nasconderne lo stato, riesce con un discorso vago e accomodante a tranquillizzare finalmente la donna. Casa di Giacomo Leopardi a Napoli, Via San Mattia n° 88, secondo piano La casa – riferisce l’amico Antonio Ranieri – è costituita da “tre stanze mobigliate e uno stanzino” al secondo piano e affaccia sulla “Loggia di Berio [oggi edificio ENEL], ad un oriente ed un mezzodì saluberrimi, a pochissimi passi da Toledo, a pochi dal palazzo Reale”. Leopardi ricorda però con disappunto in una lettera: “…il primo mese dopo arrivato pagai 15 ducati, e il secondo 22”. Notizie confermate da una quietanza custodita nella biblioteca Nazionale di Napoli: “Ho ricevuto dal Sig.r Antonio Ranieri la somma di ducati ventidue per un mese di fitto di tre stanze mobigliate e uno stanzino del mio quartiere sito Via S. Mattia N° 88 – 2° piano. Detto mese è cominciato dalla mattina di domenica 10 del corrente mese. Napoli 17 novembre 1833. Rosa Lang”. Il poeta manifesta comunque impressioni positive: “…la dolcezza del clima, la bellezza della città e l’indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli”. Presto altre contrarietà! Si ostina a credere che la padrona di casa abbia tentato nottetempo di impossessarsi di una sua cassetta, contenente solo pettini e forbici per la pulizia personale. Ranieri assicura essersi trattato solo di una “strana allucinazione” ancor più incredibile per l’onestà e l’agiatezza della donna. Questa, piuttosto, ha motivo di preoccuparsi! Al sopraggiungere dell’autunno si manifestano infatti gli inequivocabili sintomi della tisi che affliggono Leopardi. Il timore di un contagio induce allora la proprietaria a lamentarsi con Ranieri per averle introdotto in casa un malato, invitando entrambi a cambiare alloggio. Riceve la promessa che l’avrebbe rassicurata direttamente il celebre dottor Nicola Mannella, noto per rettitudine e scrupolosità esemplari. Questi, che aveva già visitato il poeta senza nasconderne lo stato, riesce con un discorso vago e accomodante a tranquillizzare finalmente la donna. | ||||
